giovedì 27 novembre 2014

cosa ti dice il cervello???

Quando vedete un gruppo di tre persone (o automobili, o elefanti...), avete bisogno di contare per sapere che sono 3? No, è una certezza al primo sguardo. Questa è una capacità che abbiamo, tutti, grazie alle nostre abilità numeriche innate, che, se ben coltivate e indirizzate fin da piccoli, sono fondamentali per attivare in modo naturale l'intelligenza numerica. 

mercoledì 19 novembre 2014

La cognizione numerica, intelligenza numerica..



... è una predisposizione innata, è una capacità che già i bambini appena nati hanno, utile per la sopravvivenza (per esempio andare dove c'è più cibo).
Uno dei primi meccanismi, processi innati è il SUBITIZING cioè la capacità di percepire la numerosità di un insieme visivo di oggetti in modo immediato, riconoscere la quantità presente senza ricorrere a veri e propri meccanismi di conteggio.
Risposte veloci e adeguate senza bisogno di contare
Al di sopra di 4 iniziano fenomeni di distorsione o approssimazione del senso della numerosità.
Che il senso della numerosità sia innato vuol anche dire che non è legato ad un tipo particolare di percezione, visiva, uditiva o tattile, è transpercettivo. Quindi non è attivato da particolari circuiti senso-motori. 


Sembra strano ma segui il mio blog e vedrai che è così ;-)

lunedì 10 novembre 2014

Lavoro pratico sull'intelligenza numerica

E' la capacità di manipolazione, di intelligere la quantità, ovvero manipolare, capire, ragionare attraverso il complesso sistema cognitivo dei numeri e delle quantità.

Ho, in due giorni diversi, proposto a mia nipote M.P. di 5anni e 3 mesi delle prove di conteggio e riconoscimento dei numeri e delle quantità. Lo scopo dell'attività è approfondire la conoscenza che i bambini hanno dei numeri e delle quantità una prova di numerazione per valutare la conoscenza numerica di mia nipote e poi andarla a confrontare in classe con le altre valutazioni delle mie colleghe potendo così fare esperienza dei diversi livelli di acquisizione del conteggio a seconda dell'età e delle tappe specifiche raggiunte (one-knower two-knower...cardinal-principle knower)e vedere se i principi del conteggio venivano rispettati e a che età .

Le ho chiesto di aiutarmi in un compito che dovevo fare per la scuola e lei molto volentieri ha voluto aiutarmi, anche perché si sente molto brava nella conoscenza dei numeri ,con suo papà spesso gioca a chi sa più numeri e a fare le prime operazioni, viene costantemente potenziata nella sua capacità ed esposta sempre a giochi di tipo numerico e utilizzati termini di prima matematica. M. va all'ultimo anno della scuola materna, il fine settimana che torno dall'università ci vediamo quasi tutti i giorni a casa mia o sua; quando le ho chiesto se mi avesse aiutato a fare una cosa con la matematica per due settimane, finche non abbiamo fatto fare l'esercizio, me l'ha chiesto tutti i giorni. Ci siamo messe in una stanza tranquilla (camera degli zii) lontane dal fratello e dagli zii che volevano farlo loro, in cui poter essere comode per poter lavorare anche se c'erano un sacco di cose che distraevano lei ma anche me(i miei fratelli che ci spiavano dal balcone il fratellino che la chiamava e mia mamma la”nonna” che continuava a chiedermi come stava andando; in cambio del suo aiuto le ho promesso che avremo fatto merenda con la cioccolata calda.

  • Enumerazione avanti.
Abbiamo iniziato con la prima prova in cui doveva contare ad alta voce da 1 a 20 e forse per l'emozione iniziale dopo il 15 ha iniziato a saltare dei numeri (..14;15;17;15;36;37;38;...) il secondo giorno in cui le ho richiesto l'esercizio ha elencato correttamente la successione dei numeri capendo così che aveva chiaro l'ordine stabile del conteggio.

  • Enumerazione indietro.
Il secondo esercizio richiedeva di contare all'indietro da 10 a 1; la prima volta mi ha detto di non esserne capace poi l'ho aiutata dicendole che doveva partire dal 10 e dire quello più piccolo fino all'1. Ha provato e la prima volta ha iniziato a contare 10;11;12... ;poi con un piccolo aiutino sul 9 (ho notato che è il numero che confonde dimentica e salta di più ) è riuscita con l'aiuto delle mani a dire i numeri all'indietro.

  • Lettura numeri.
Nel terzo esercizio le ho chiesto di riconoscere i numeri dall'1 al 10, presentati in modalità random. A parte il confondere il 9 con il 6 ha eseguito il resto del compito senza difficoltà

  • Scrittura numeri.
Nel quarto compito le ho chiesto di scrivere i numeri che le dettavo in ordine sparso. Ho visto che gli scriveva speculari (1=۲), che nonostante quando glieli presentassi nei cartoncini li riconoscesse facilmente adesso che non aveva più davanti l'immagini le sue riproduzioni dei numeri erano un po' fantasiose.

  • Ordinalità.
Nel sesto esercizio doveva mettere in ordine dei terzetti di numeri che le consegnavo in disordine. Senza problemi ha completato il compito in maniera accurata e veloce.

  • Give a number.
Nel quinto esercizio abbiamo fatto un gioco di ruoli in cui lei era il fruttivendolo e io compravo x numero di arance, quando dopo averle richieste me le consegnava dovevo chiedere se il numero corrispondeva alla mia richiesta.
All'inizio dell'esercizio quando le chiedevo di darmi conferma che quella fosse la quantità di arance che le avevo chiesto le ricontava ad alta voce davanti a me ma più per farmi capire a me che per una sua insicurezza di aver sbagliato infatti quando ha capito che il gioco era un altro ha smesso di ricontare e mi diceva soltanto di sì; è stato interessante vedere che alla fine della prova quando le ha chiesto 10 arance invece di contarle sottovoce 10 e poi darmele ne ha contate 5 le ha tolte dal mucchietto e mi ha consegnato il resto:evidentemente ha capito che l'insieme era 15 e togliendo 5 restavano 10;si è semplificata l'operazione facendo una sottrazione.




Dalla tabella si nota che M. è cardinal-principle knower, cioè capisce che qualsiasi parola numero aggiunto corrisponde a +1 nell'insieme dato.

Quanto più i principi vengono rispettati (ordine stabile, corrispondenza biunivoca, cardinalità, irrilevanza dell'ordine, astrazione)tanta più il bambino conta perfettamente.